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«Mario sopraffatto dalla droga»

di Anna Villani
I residenti attoniti, l’assessore D’Aniello: «Un bravo ragazzo»
«Mario sopraffatto dalla droga»

Un risveglio choc. È stato quello di ieri mattina ad Angri dopo la morte di Mario Carotenuto. A pochi passi dal centro cittadino, ad un palmo dalla movida angrese dove fino all’alba si tira dritto attirando pure e persone dai centri limitrofi. I residenti della zona hanno guardato attoniti dai balconi quel corpo senza vita che ha lasciato dietro a sé una lunga scia di sangue, coperta solo al mattino inoltrato. Chi abita in zona riferisce di avere sentito degli spari ma di bossoli al suolo non ne sono stati trovati. Sul luogo del delitto arriva la madre di Carotenuto, straziata dal dolore, il papà ha un malore e sviene. A via Risi un’auto dei carabinieri frena curiosi e passanti. Da un vicino bar accorrono diverse persone per stringersi attorno ai genitori del giovane, dilaniati da un dolore indicibile. Il sindaco di Angri Cosimo Ferraioli, ha dribblato qualsiasi domanda sull’accaduto precisando che ci sono «indagini in corso».

Quelle indagini a cui ora la famiglia e chi conosceva Mario guardano con trepidazione attendendo gli sviluppi. Il giovane era finito da un po’ di tempo nella terribile spirale della droga ma non avrebbe dato mai segni di violenza e nulla faceva presagire a quanto successo. I carabinieri puntano ad acquisire le immagini di alcune videocamere in zona visto che si tratta del centro cittadino.

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