Messo a punto dall’assessore alla Sicurezza e Trasparenza, Claudio Tringali, e varato dalla Giunta, ora il nuovo regolamento della polizia urbana è all’esame della Commissione Statuto e Regolamenti del Comune di Salerno. Ed è qui che sta iniziando a diventare quanto mai “spinoso” il tema movida e musica nei locali. Perché, stando ai retroscena, mentre la Commissione è al lavoro sul documento “vidimato” da Tringali, parallelamente è stato sollecitato a occuparsi della questione anche il capo dello staff del sindaco, Vincenzo Luciano, che dovrebbe, poi, essere colui che trova il tanto cercato “equilibrio” tra le necessità di silenzio di chi vive soprattutto nel centro storico e la volontà dei gestori dei locali che non sono di certo intenzionati a rinunciare all’intrattenimento musicale.
I divieti assenti
In realtà, stando al regolamento firmato da Tringali, rispetto alla questione della musica dei locali si ribadiscono, sostanzialmente, le regole già in vigore attualmente all’ombra del Castello d’Arechi. Ma è emerso chiaramente tra i corridoi di Palazzo Guerra che l’amministrazione vorrebbe una stretta ancora più drastica. La vera novità, invece, nella bozza di regolamento riguarda il rapporto tra la musica e il consumo di alcolici. Nel “regolamento Tringali”, infatti, all’articolo 27 (Consumo, somministrazione e vendita al dettaglio o per asporto di bevande alcoliche, superalcoliche, o comunque detenute in qualsiasi contenitore. Misure contro l’occupazione abusiva di suolo pubblico) è «posto divieto agli esercizi pubblici, compresi gli esercizi dove si svolgono con qualsiasi modalità spettacoli o altre forme di intrattenimento e svago, musicali o danzanti, circoli privati, di somministrare e vendere alcolici dalle ore 3 alle 6». Più in generale, invece, si impone il possesso della Valutazione d’Impatto Acustico. In tema di musica, per la prima volta, si inserisce una norma anche per regolamentare la produzione sonora all’interno degli appartamenti.