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Violenza in corsia a Battipaglia, vigilanza dimezzata in ospedale

di Carmine Landi
Mentre in tutta l’Italia si discute di botte ai sanitari al pronto soccorso rimane solo una guardia armata per turno
Violenza in corsia a Battipaglia, vigilanza dimezzata in ospedale

«C’è bisogno di assicurare migliori condizioni di lavoro ai sanitari». Parole pronunciate l’altro sabato dal presidente della giunta regionale, Vincenzo De Luca, in visita all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, teatro dell’ennesima aggressione ai danni d’un medico. Chissà se il “governatore” sapeva che, di lì a poco più di 24 ore, in un altro presidio dell’Asl salernitana, il Santa Maria della Speranza di Battipaglia, quaranta chilometri più a sud rispetto alla struttura sanitaria alle porte dell’Agro, il servizio di vigilanza armata al pronto soccorso sarebbe stato dimezzato.

La scoperta

Di sicuro non ne erano a conoscenza i sanitari del reparto d’emergenza di via Fiorignano: lo hanno scoperto alle sei di lunedì mattina, quando il secondo operatore che avrebbe dovuto assicurare il cambio alla guardia notturna non s’è presentato. Dall’agenzia hanno fatto sapere della comunicazione sopraggiunta dalla direzione sanitaria del Dea che raggruppa gli ospedali di Battipaglia, Eboli e Roccadaspide: nella capofila della Piana del Sele, da lunedì scorso, non ci saranno più due vigilantes per turno, ma soltanto uno.

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