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Battipaglia, contratto risolto: stop al Commissariato

di Carmine Landi
Provveditorato straccia accordo, lavori bloccati. I poliziotti a via Jemma dove tutto crolla: li hanno pure sfrattati
Battipaglia, contratto risolto: stop al Commissariato

Un’autentica maledizione. I cultori dell’esoterismo potrebbero pensare che uno spettro s’aggiri da mezzo secolo all’angolo tra via Gonzaga e via Volturno, scagliando dannazioni contro il mai nato Commissariato di polizia di Stato. Ad oggi l’agognata opera pubblica, che solo negli ultimi anni pareva ormai imminente (a far fede al cronoprogramma avrebbero dovuto inaugurarla a gennaio scorso), pare destinata a rimanere irrealizzata. Fondamenta e poco più troneggianti su una spianata di nuda terra: desolante scenario che si presenterà ancora a lungo agli occhi dei residenti del rione Sant’Anna, visto che è stato risolto il contratto tra il Provveditorato interregionale delle opere pubbliche, dominus del progetto, e il Consorzio Stabile Campania, che proponendo un ribasso del 34 per cento (l’appalto s’abbassò così a poco più di 2 milioni di euro) nel 2022 s’aggiudicò i lavori eufemisticamente definiti di ristrutturazione (l’immobile che poi è stato demolito era lo scheletro edificato nel 1978 e rimasto in piedi per 44 anni, ostaggio d’una guerra di competenze tra ministeri dell’Interno e della Difesa) dopo due anni di lotta tra Tar e Consiglio di Stato.

Il colpo di spugna

Contratto stracciato da tempo. Il colpo di spugna sull’accordo risale addirittura ad aprile scorso. Ritardi nell’esecuzione: questa la motivazione ufficiale addotta dal Provveditorato. Anche se di quei rallentamenti non sarebbero responsabili gli uomini della ditta consorziata, vittima della burocrazia. Anzi, la Progress Impianti, dal canto suo, sta recuperando gli atti per avviare una pesante azione risarcitoria nei confronti della parte pubblica.

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