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Elezioni, affari e camorra: Carillo era l’uomo del boss

di Salvatore De Napoli
Scambio politico-mafioso per il voto a Poggiomarino: il ruolo dell'imprenditore con interessi anche a Scafati
Elezioni, affari e camorra: Carillo era l’uomo del boss

Scambio elettorale politico mafioso per l’elezione del sindaco di Poggiomarino: ai domiciliari sono finiti il primo cittadino Mario Falanga, il suo vice Luigi Belcuore e il noto imprenditore Franco Carillo, con forti interessi anche a Scafati. L’inchiesta della Dda di Napoli si basa sulle dichiarazioni del collaboratore di giustizia, Rosario Giugliano, ‘o minorenne, di Poggiomarino, che dopo la sua scarcerazione si era stabilito in una mansarda a Pagani per dirigere i suoi affari e da qui, grazie anche alla sua alleanza con le organizzazione dei paganesi Fezza-De Vivo aveva lanciato la sua conquista dell’Agro nocerino e del Vesuviano. Le sue dichiarazioni già hanno portato alla condanna del clan Fezza De Vivo di Pagani, all’arresto di imprenditori di Pagani e Nocera Inferiore, alla scoperta di estorsioni a titolari di aziende paganesi e di San Marzano sul Sarno come anche di Scafati.

La connessione

Ora tocca alla politica. E a tenere i rapporti tra ‘o minorenne e il mondo della politica poggiomarinese sarebbe stato Carillo. Una lunga militanza in Forza Italia, fotografato più volte anche con i massimi leader della partito, l’imprenditore era un punto di riferimento per la politica tra le due province campane, ma lo sarebbe stato anche per il clan Giugliano.

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