Diciassette mesi: tanto è durato il sogno dei battipagliesi d’avere un nuovo ospedale. Il progetto s’è infranto contro la sentenza di 15 pagine dei giudici della Terza sezione salernitana del Tribunale amministrativo regionale. Il Santa Maria della Speranza “2.0” rimarrà l’ennesimo schizzo su carta, se il Consiglio di Stato non accoglierà eventuali atti d’appello della Regione e dell’Asl. I giudici del Tar (presidente Pierluigi Russo, estensore Olindo Di Popolo) hanno accolto il ricorso del sindaco di Eboli, Mario Conte (avvocati Antonio Brancaccio e Alberto La Gloria), cancellando, limitatamente alle questioni battipagliesi, la delibera con la quale, a giugno 2023, la giunta regionale guidata dal presidente Vincenzo De Luca approvò il programma regionale d’investimenti in edilizia sanitaria e disse sì al nuovo maxi-presidio da 304 posti letto sui suoli ai piedi del ProfAgri.
I progetti già pronti
Una faraonica opera pubblica da oltre 120 milioni di euro: i 23,5 milioni del Piano nazionale delle opere complementari al Pnrr erano stati liberati di recente dopo essere rimasti sub iudice fin da febbraio, quando i tecnici del ministero dell’Economia diedero parere sfavorevole al dirottamento sull’edificio di nuova costruzione di fondi inizialmente destinati all’adeguamento sismico delle attuali palazzine e alla realizzazione d’un corpo volano. Gli altri 96,9 milioni (92,13 da Roma, 4,84 da Palazzo Santa Lucia), invece, erano stanziati da tempo. I progettisti aggiudicatari, i padovani di Manens, avevano finanche ultimato gli elaborati: mancava solo l’istanza di permesso di costruire al Comune di Battipaglia.
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