Addizionali calcolate due volte ai morosi dei tributi comunali: dopo il ricorso, il Tar dà ragione al Comune di Salerno e respinge l’istanza presentata dalla Soget, il “colosso” che si occupa del servizio di riscossione che per anni ha gestito il servizio in città che, nel corso delle attività svolte all’ombra del Castello d’Arechi, ha fatto pagare ai contribuenti delle somme già calcolate dall’Ufficio tributi. E’ quanto sancito dai giudici della prima sezione del tribunale amministrativo di largo San Tommaso (presidente Salvatore Mezzacapo) che, a sette anni dal ricorso, negli ultimi giorni hanno pubblicato la sentenza in seguito alla camera di consiglio tenuta lo scorso 6 novembre.
Le verifiche
Il Comune, all’esito delle verifiche effettuate sul servizio di riscossione di Soget, notò «carenze nello svolgimento di concessione del servizio di riscossione delle entrate comunali» rispetto a quanto previsto dal contratto firmato nel 2015, irrogando una penale da 88mila euro (pari all’uno per cento dell’ammontare netto del rapporto di concessione) alla società: in particolare, nel mirino dell’Ente di Palazzo Guerra, finì l’errato calcolo dei tributi per i morosi della Tarsu in cui – secondo l’Ente – furono applicati degli aumenti non dovuti dai contribuenti nè richiesti dall’amministrazione. In particolare, l’Ufficio Tributi nella trasmissione degli elenchi dei morosi per cui dovevano partire le “cartelle”, aveva trasferito dei ruoli già comprensivi delle addizionali.
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