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Sos Foce Irno, la “porta” del centro di Salerno fra bivacchi e rifiuti

di Alessandro Mosca
Dopo gli sgomberi, i clochard invadono aiuole e tunnel. E un muretto si trasforma in un’improvvisata toilette
Sos Foce Irno, la “porta” del centro di Salerno fra bivacchi e rifiuti

Gli sgomberi da parte degli agenti della polizia municipale e la rimozione delle varie suppellettili degli addetti di Salerno Pulita, da qualche mese a questa parte, sono diventate all’ordine del giorno. I continui e costanti controlli nell’area di foce Irno, la “porta d’ingresso” alla city dalla zona orientale, devono aver fatto desistere i tanti senza tetto e stranieri che, da tempo, utilizzavano quella zona nascosta come giaciglio, soprattutto nelle ore notturne. E, adesso, le “invasioni” sono diventate ben più visibili. Da giorni, infatti, tutta la zona che circonda la stazione ferroviaria di piazza Vittorio Veneto si è riempita di clochard e stranieri che stanno utilizzando posti ben più visibili come rifugio di fortuna. Si tratta di persone note sia alle forze dell’ordine che al Comune di Salerno che, tramite il settore Politiche Sociali guidato dall’assessore Paola De Roberto, cerca di dare loro un minimo d’assistenza, offrendogli un posto letto al caldo nelle varie strutture presenti sul territorio comunale. Offerte che, quasi sempre, vengono rifiutate. I senza tetto preferiscono restare soli e non aver alcun tipo d’assistenza.

I ripari di fortuna

Adesso, però, i loro ripari di fortuna è davvero impossibile non notarli. Uno di loro, un giovane mendicante, da qualche tempo ha costruito una vera e propria “casa di fortuna” nel tunnel pedonale che dalla rotatoria di via Vinciprova conduce all’area di foce Irno e alla stazione: ha accumulato cartoni e cartoni, si è dotato persino di un fornellino da campeggio per prepararsi – probabilmente – qualcosa da mangiare.

+++L’ARTICOLO COMPLETO SULL’EDIZIONE ODIERNA DEL QUOTIDIANO CARTACEO+++

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