La sanità salernitana naviga a vista, tra medici stressati da turni massacranti, sistemi informatici imballati e un sottobosco di falsi volontari che si auto-foraggiano continuamente e senza alcun scrupolo, sfruttando pazienti e i loro familiari. Così chi ha la sfortuna di doversi rivolgere agli ospedali salernitani, si trova catapultato in un inferno che purtroppo non è dantesco ma che probabilmente è quanto di più vicino a quello biblico.
Le pecche
Perché alla sofferenza dei pazienti ricoverati con problemi di salute e al dolore dei parenti si contrappone un senso d’impotenza di fronte alle colpevoli mancanze di una sanità che ha sì dei picchi d’eccellenza ma che, il più delle volte, si mostra “nuda”, con tutte le sue pecche, dinanzi all’utenza. E che, soprattutto, permette, a causa di controlli inesistenti, che pseudo-associazioni sfruttino la situazione d’emergenza, relativamente al trasporto di persone in ambulanza dai nosocomi alle abitazioni. Un transfert che si fanno pagare a caro prezzo, naturalmente senza alcuna ricevuta, approfittando del dolore e delle difficoltà dei familiari.
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