Mancano pochi giorni alla fina del 2024. E’ tempo di bilanci. Vale anche per Confagricoltura Salerno e con il presidente Antonio Costantino facciamo il punto sulle cose fatte e su quelle messe in cantiere per l’anno che verrà.
Presidente il 2024 si sta concludendo con la consegna dei primi lotti per l’hub del freddo a Battipaglia.
E’ un obiettivo che si sta realizzando. Ci abbiamo messo la faccia, ci abbiamo creduto fortemente, nonostante in tanti ci dessero per sconfitti in partenza, ritenendolo un progetto non realizzabile. L’hub del freddo vedrà la luce a fine 2025 e ad inizio 2026 le aziende saranno già operative.
Vi siete spesi molto anche per la cosiddetta Dop economy.
Sì, la provincia di Salerno esprime diversi prodotti di eccellenza. Alcuni sono riconosciuti, altri non lo erano ancora. Ma anche tra quelli riconosciuti non erano operativi i consorzi di valorizzazione e di tutela o addirittura non erano stati costituiti. Ci siamo impegnati per la ciliegia di Bracigliano, il fico bianco del Cilento, il marrone di Roccadaspide e abbiamo anche costituito l’AssoIG, l’associazione che raggruppa cinque consorzi di tutela campani. I primi risultati iniziano a vedersi con i finanziamenti ministeriali, ad esempio, per AssoIG e anche per il marrone di Roccadaspide.
La partecipazione di aziende alle principali fiere nazionali e internazionali sono un tratto distintivo di Confagricoltura Salerno.
E’ un’attività importante. Diamo risalto a piccole aziende che hanno una vocazione alla crescita e all’’export, le stiamo supportando a crescere facendole partecipare a manifestazioni di rilievo come il Cibus a Parma, Il Merano wyne festival, il Fruit logistic di Berlino, il Fruit attraction di Madrid e poche settimane ne abbiamo portato alcune anche a Doha. Hanno buoni prodotti, dal vino ai trasformati e al prodotto fresco, ma per crescere hanno bisogno di mercati.
Nel 2024 sono stati rinnovati anche i contratti provinciali di lavoro degli operai agricoli.
Sia quelli a tempo determinato che indeterminato. Siamo soddisfatti, li abbiamo chiusi riconoscendo un incremento del 6 per cento, siamo dunque nella media italiana che oscilla tra il 6 e il 6,9%.
Come giudica il nuovo decreto flussi, cambierà qualcosa rispetto al passato?
Ci sono novità importanti rispetto al precedente click day. Si parte con la pre richiesta di manodopera, seguirà una verifica da parte degli organismi competenti, superata la quale si potrà presentare la domanda vera e propria. In questo modo si dovrebbe evitare ciò che accadeva prima con le buste paga finte, i lavori fittizi e la falsificazione dei documenti che alimentavano il mercato del malaffare, con faccendieri che intascavano soldi per regolarizzare immigrati e sottraendo in questo modo truffaldino quote all’agricoltura che ha bisogno di manodopera. Ora tutto questo non potrà avvenire, sono previsti i controlli a monte. E’ tutta un’altra cosa.
L’agricoltura, però, ha sempre più bisogno di manodopera specializzata.
E’ vero, il lavoro agricolo è cambiato. Ora si utilizzano i droni, i trattori con tecnologia 4.0. In provincia di Salerno organizziamo corsi di formazione, insisteremo ancora su questo. La formazione va fatta per contribuire alla crescita delle aziende.
E’ di questi giorni la notizia che altre due aziende hanno avuto problemi giudiziari per i reflui degli allevamenti bufalini.
L’auspicio è che siano anche le ultime. La soluzione è stata individuata e a breve saranno operativi i due impianti realizzati da Rienergy Eps, ad Albanella e a Serre, per la produzione di biometano e compost dai reflui bufalini e dagli scarti vegetali, trasformando così un problema in una risorsa per il territorio. Come Confagricoltura Salerno abbiamo costituito una società, la Agriservice, che si occuperà della commercializzazione del compost.
L’agricoltura beneficia di vari finanziamenti nazionali, europei e regionali. Gli imprenditori salernitani utilizzano queste opportunità?
I crediti di imposta sono andati benissimo, se li rifinanziassero di nuovo sarebbe una cosa buona .E la misura più semplice da utilizzare. Ora stanno partendo anche i progetti di filiera interregionali.
Che progetti avete per il 2025?
Sicuramente proseguire con la valorizzazione dei prodotti della Dop Economy.
Da 1 a 10 che voto dà a Confagricoltura Salerno?
Direi 8, è un voto giusto per le cose fatte. C’è stata una crescita evidente, anche a livello generale di bilancio associativo. Le deleghe degli associati sono aumentate di oltre il 10 per cento, però non dobbiamo cullarci sugli allori, possiamo e dobbiamo sempre migliorare. Ne approfitto per augurare serene feste e buon anno a tutti gli associati e alle loro famiglie.