Nelle giornate di pioggia, si riconoscono subito dal fatto che hanno i contenitori con gli ombrelli in vendita all’ingresso del negozio. La costante è sempre la stessa: locali spogli di ogni suppellettile, arredo o decorazione e oggetti tra i più disparati. Via dei Mercanti: nella strada delle botteghe e dell’artigianato salernitano, ora proliferano i negozi gestiti da persone di origine bengalese.
Le attività
La strada simbolo dell’artigianato, dunque, sembra essersi trasformata in una delle tante maxi-arterie di New York dove queste attività, aperte giorno e notte, proliferano ormai da anni. Soltanto lungo i Mercanti, per non considerare le vie e le piazza parallele, si contano otto negozi (compreso un minimarket) bengalesi. Più in generale, dunque, è la vocazione di via dei Mercati che si sta completamente smarrendo, popolata da negozi che con la storia, la cultura e le tradizioni locali hanno ben poco da spartire. Tanto che fa sorridere l’hastag scelto dall’amministrazione comunale per intentivare il commercio “io compro locale”: al di là delle buone intenzioni, non si comprende dove i tursiti e i salernitani possono acquistare prodotti locali o che, comunque, sono fruttio dell’artigianato locale. Via dei Mercanti, oggi, non ha nulla a che fare nè con il passato né con il fututro che era stato immaginato con negozi di artigiani, locali con musica e offerta d’intratteinimento più per adulti che per adolesecenti.
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