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Salerno, maxi sequestro di droga in carcere

Il Sappe elogia il lavoro della Polizia Penitenziaria e richiama l'attenzione sui disagi lavorativi
Salerno, maxi sequestro di droga in carcere

Nella giornata di venerdì, gli uomini della Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Salerno hanno messo a segno un’importante operazione, intercettando e sequestrando un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti destinato al mercato interno dell’istituto. Un’operazione che rappresenta un colpo significativo al traffico illecito all’interno delle strutture penitenziarie, e che ha ricevuto il plauso del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe).

Giovanni Guacci, rappresentante del Sappe, ha espresso grande soddisfazione per il lavoro svolto dagli agenti, ma ha colto l’occasione per rilanciare l’allarme sul disagio lavorativo che affligge il personale: «Chiediamo a tutti i vertici dell’amministrazione Penitenziaria, per questo nuovo anno, segnali significativi che possano contrastare il disagio lavorativo che vive quotidianamente il personale di Polizia Penitenziaria».

Anche Donato Capece, segretario generale del Sappe, ha commentato la situazione, richiamando le parole del Capo dello Stato Sergio Mattarella nel suo discorso di fine anno, che ha posto l’accento sull’emergenza penitenziaria. Capece ha sottolineato la gravità delle condizioni in cui opera il personale di Polizia Penitenziaria: «È vero: sono inaccettabili anche le condizioni di lavoro del personale, impegnato h24 nelle sezioni detentive, e i cui appartenenti sono sempre più vittime di aggressioni e atti violenti da parte della minoranza della popolazione detenuta refrattaria al rispetto dell’ordine e della sicurezza».

Tuttavia, Capece ha ribadito la necessità di un cambio di rotta anche all’interno degli istituti di pena, ricordando che devono rappresentare luoghi di recupero e rieducazione: «Nei nostri istituti di pena, anche per minori, si può e si deve ‘potere respirare un’aria diversa da quella che li ha condotti alla illegalità e al crimine. Noi siamo pronti a dare il nostro contributo».

Un appello chiaro e deciso, dunque, che punta non solo a garantire condizioni di sicurezza e dignità per il personale di Polizia Penitenziaria, ma anche a promuovere un sistema carcerario che possa davvero contribuire alla riabilitazione dei detenuti.

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