Ospedali in difficoltà per l’accesso di pazienti in grande numero, tanto da riservare quello “del Mare” e il “Cardarelli” di Napoli soltanto alle patologie “tempo dipendenti”, mentre per altro bisognerà rivolgersi alle altre strutture sanitarie della Campania. Si teme, a questo punto, come già riscontrato in questi giorni, un aumento degli accessi all’ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore e al Pronto soccorso del “Ruggi” di Salerno.

L’aumento degli accessi nelle strutture sanitarie è dovuto in particolare a pazienti colpiti da influenza e da altri virus parainfluenzali che già oggi interessano o hanno interessato 10 persone ogni mille, percentuale che, con la riapertura delle scuole e il ritorno alla piena attività post festività natalizie si prevede possa aumentare. Il picco influenzale potrebbe essere raggiunto questa settimana o più probabilmente la prossima.

L’Unità di crisi della Regione Campania ha già emanato, sabato mattina, la limitazione per gli accessi ai nosocomi partenopei. Così due milioni di persone residenti nel Napoletano si troveranno imbottigliati nelle strutture sanitarie della loro provincia che già normalmente sono ingolfati, facendo riversare parte dell’utenza sugli ospedali di Nocera Inferiore e Salerno.

L’aumento degli accessi previsti è talmente preoccupante che si stanno adottando strategie per limitare le emergenze. Questa mattina, infatti, all’Asl Salerno si terrà una riunione tra il direttore della prevenzione, Arcangelo Saggese Tozzi, e i medici di base della provincia di Salerno per chiedere un ulteriore sforzo finalizzato alla vaccinazione degli ultrasessantenni o delle persone affette da patologie che mettono a rischio la salute in caso di influenza per cui è raccomandata la vaccinazione.

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