Chiuso per furto. Amara sorte toccata all’impianto di depurazione comunale in località Tavernola di Battipaglia, che nella notte tra ieri e giovedì è stato letteralmente razziato da una gang di ladri di rame. Immaginate un cavo che parte dalla rotatoria tra via Roma e via Mazzini e termina ad altezza dell’incrocio tra via Baratta e viale della Libertà. Tanto sono lunghi, messi uno accanto all’altro, i fili del ricercato metallo portati via dal depuratore. Un chilometro e quattro: ben 2 quintali e mezzo di rame. I malviventi se ne sono impadroniti, intenzionati, con ogni probabilità, a immetterlo sul mercato nero per guadagnarci qualcosa.
La stima economica
Non si sono accontentati del furto: i banditi hanno danneggiato i locali, i sistemi d’allarme, quelli di videosorveglianza e finanche i quadri di controllo delle pompe di depurazione. Il tutto per essere matematicamente certi di sfuggire alle inquadrature degli occhi elettronici. Dopodiché si sono concentrati sulle canalette, asportando l’immane quantitativo di rame. La mesta scoperta, all’alba di ieri, è toccata ai lavoratori dell’Asis, l’azienda speciale che gestisce il servizio idrico nel comprensorio e che s’occupa della depurazione dei reflui urbani nell’impianto di proprietà del Comune di Battipaglia. Una stima economica precisa non è stata ancora effettuata: a occhio e croce, tuttavia, il valore della refurtiva s’attesterebbe intorno ai 50mila euro.
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