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Montecorvino Rovella, l’allevatore: «Stupri? Si è inventata ogni cosa»

Davanti al gip il 28enne nega tutti gli addebiti
Montecorvino Rovella, l’allevatore: «Stupri? Si è inventata ogni cosa»

Ha negato ogni addebito. L’allevatore 28enne di Montecorvino Rovella, già recluso nel penitenziario di Vallo della Lucania dai primi di dicembre per abusi sessuali su una compaesana 31enne con disabilità e destinatario, venerdì scorso, d’una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere perché, tra luglio e agosto del 2023, avrebbe stuprato per tre volte una ragazzina del posto, al tempo appena 15enne, ha contestato la ricostruzione del pm Rosa Staiano, pienamente suffragata dal gip.

Ieri mattina è comparso proprio dinanzi a Gerardina Romaniello, giudice che aveva sottoscritto il provvedimento. «S’è inventata tutto», ha detto l’allevatore, S.A. le sue iniziali, difeso dall’avvocato Gaudino Pastorino. Non ha ammesso alcun addebito, anche se gli accusatori sono plurimi: contro di lui, oltre alla ragazzina, nel corso delle indagini avevano parlato anche la sua ex, che lo aveva denunciato per atti persecutori (pare per fatti connessi al riconoscimento del piccolo che avrebbe avuto dall’indagato) e aveva mostrato agli investigatori gli screen delle chat che il 28enne intratteneva con l’adolescente.

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