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Eboli, i commercianti: «Siamo tornati agli anni del clan Maiale»

di Antonio Elia
Esasperazione dopo le sei rapine, la bomba al Ritz, le estorsioni e i furti quasi quotidiani
Eboli, i commercianti: «Siamo tornati agli anni del clan Maiale»

Sei rapine in tre mesi, furti innumerevoli, una bomba contro un bar. I commercianti ebolitani hanno paura. Il timore di rapine, furti e richieste estorsive ha portato molti di loro a chiudere le porte dei negozi a chiave. Il cliente prima di entrare deve bussare. Un clima così negativo non si registrava dagli anni Ottanta, quando in città imperversava il clan Maiale. Dal Comune non arrivano reazioni di solidarietà ai commercianti.

Le reazioni

«Natale da dimenticare per gli incassi magri. Anno nuovo da archiviare per furti e rapine. Siamo tornati agli anni del clan Maiale» raccontano i commercianti del viale Amendola. Il paragone è iperbolico ma l’esasperazione è enorme. Il viale centrale somiglia spesso a una landa desolata per la concorrenza dei megastore nella piana del Sele. Quando poi arrivano rapinatori, ladri e violenti, il quadro diventa deprimente.

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