Un’azione dimostrativa e violenta organizzata dai minimi dettagli: la data, l’abbigliamento uniforme, i termini d’ingaggio e le modalità d’attacco: la cinquantina di ultrà cavesi che in occasione dell’incontro di calcio col Latina del 29 settembre dello scorso anno allo stadio comunale “Simonetta Lamberti” erano decisi a farla pagare a quei “questurini” coi quali avevano un conto aperto.
Un’azione però seguita passo passo dalle telecamere piazzate intorno allo stadio e nelle strade adicenti, che hanno permesso di identificarne con certezza 11, di cui 9 colpiti da divieto di dimora (Giuseppe Pio Senatore di 28 anni, Michael Armento di 30 anni, il 24enne Vincenzo Avagliano, Armando e Simone Masullo di 35 e 30 anni, Walter Matonti di 54 anni, Vincenzo Nolfi di 33 anni, Costantino Papalino di anni 38 e Nicodemo Francesco Strumbo di 30 anni; per tutti è scattato il Daspo per cinque anni, per alcuni anche con obbligo di firma).
Ed altri dieci sono già in via di identificazione grazie al lavoro degli agenti di polizia, coordinati dalla Procura di Nocera Inferiore, guidata dal dottor Antonio Centore, che aveva chiesto per gli indagati gli arresti domiciliari, poi tramutati dal gip in un provvedimento meno afflittivo come l’obbligo di dimora.