I colossi del settore tecnologico rispondono alla “chiamata” della Regione Campania nell’ambito del progetto per la realizzazione di una Quantum Valley presso l’Università degli Studi di Salerno. Sono stati pubblicati gli atti sulla procedura di gara “finalizzata all’acquisto, la consegna, l’installazione e il supporto specialistico di un sistema quantistico”, in base all’offerta economicamente più vantaggiosa. I termini per presentare la candidatura erano scaduti lo scorso 17 febbraio.
Sono quattro le offerte pervenute entro quella data e si tratti di “big”: T.E.A. Tek spa, Rti Hewlett Packard Italiana Converger Spa, Ibm Italia Spa e Telecom Italia. Al primo e al quarto concorrente è stata chiesta l’integrazione dei documenti. Si tratta in ogni caso di nomi altisonanti che si contenderanno un’iniziativa ambiziosa, con un investimento previsto di ben 61 milioni di euro. La Quantum Valley a Unisa è stata a lungo annunciata, anche nel corso delle sue visite all’Ateneo, dallo stesso presidente della Campania, Vincenzo De Luca, come una sorta di rivoluzione.
La struttura immaginata dovrà consentire l’utilizzo della tecnologia quantistica in autonomia a breve e lungo termine, favorendo “un’ampia attività di trasferimento di conoscenza e tecnologico, alle imprese, le start-up e gli spin-off”. Il tutto partendo dallo sviluppo di un’infrastruttura di calcolo che comprenda un computer quantistico, con la messa in opera curata dai fornitori e le operazioni quotidiane sui sistemi, attraverso personale proprio o consulenti esterni, garantiti da Regione e Ateneo. In base ai requisiti richiesti, tra cui dimensioni necessarie a ospitare il computer e il centro operativo di rete, è stata scelta come sede fisica del progetto l’ex libreria Ruggiero, immobile situato all’interno del campus di Fisciano dell’Università salernitana.