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Ospedale di Eboli, dimenticano il tubo in pancia

di Francesco Faenza
Paziente operato di colecisti torna a casa con il drenaggio nell’addome. Il giudice Oliva condanna l’Asl a risarcire
Ospedale di Eboli, dimenticano il tubo in pancia

Lo operano di colecisti ma dimenticano il tubo di drenaggio nell’addome. Chiudono la ferita. E lo rimandano a casa. Con il corpo estraneo in pancia. Per la cronaca, 23 centimetri di tubo, dimenticati tra gli organi interni del paziente. Il tribunale di Salerno, lette le consulenze dei medici legali, ha condannato l’Asl a risarcire il paziente: 3500 euro di danni, più le spese legali e gli interessi per il tempo trascorso. Alla sentenza del giudice Daniela Oliva era presente in aula Cosimo Pio Di Benedetto, avvocato del paziente danneggiato. Caso chiuso. Paga l’Asl. Visto che in tribunale non si è mai capito chi dimenticò i 23 centimetri di tubo nell’apparato digerente del paziente.

La “via crucis”

Era il 2 febbraio del 2009, data di inizio della via crucis. L’uomo bussò al Pronto soccorso, e spedito fu in Radiologia. Aveva una colica biliare, gli fu detto. Ricoverato in Chirurgia, venne operato dopo pochi giorni. In 72 ore era già a casa. Con le raccomandazioni di sempre: “stia a letto, faccia attenzione all’alimentazione, non fumi, eviti di prendere cose pesanti”.

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