Gli interrogativi che si nascondono dietro la morte di Pietro Spizzico, il 15enne di Capaccio Paestum deceduto nel pomeriggio di mercoledì all’ospedale “Ruggi” di Salerno dopo essere stato ritrovato a pochi passi dalla sua abitazione, in una pozza di sangue, restano. Ieri è stata la giornata del dolore, di un lutto collettivo per un ragazzino che si è spento nel fiore degli anni.
Le indagini
Ma è stata anche la giornata in cui i carabinieri della Compagnia di Agropoli agli ordini del comandante Giuseppe Colella hanno fatto un primo punto della situazione sulle indagini disposte dalla Procura di Salerno guidata da Giuseppe Borrelli (il fascicolo è affidato al sostituto procuratore Giuseppe Cacciapuoti). Oggi ci sarà il conferimento dell’incarico per l’autopsia. E, intanto, dal cellulare sarebbe emerso qualche elemento che spinge i militari dell’Arma a propendere con maggiore forza all’ipotesi di un gesto volontario.
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