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Battipaglia, la Francese è indagata per corruzione

di Carmine Landi
Lente dei pm sul palazzo di via Olevano: inquisiti anche l’ex sindaco Santomauro, Falcone e il dirigente Salerno
Battipaglia, la Francese è indagata per corruzione

Concorso in corruzione. È l’ipotesi di reato che aleggia addosso alla sindaca di Battipaglia, Cecilia Francese, al suo predecessore, Giovanni Santomauro, al consigliere comunale Francesco Falcone e al dirigente dell’Area tecnica municipale, l’ingegnere capo Carmine Salerno. Tra giovedì pomeriggio e ieri mattina, i quattro hanno appreso dell’iscrizione dei loro nomi nel registro degli indagati attraverso la notifica d’una richiesta di proroga d’inchiesta, formulata dal pm Alessandro Di Vico e accolta da Valeria Campanile, gip del Tribunale di Salerno.

L’indagine è partita nel 2023: all’epoca, s’investigava su illeciti edilizi. Francese, Santomauro, Falcone e Salerno sono stati iscritti il 19 gennaio dello scorso anno: nessuno dei quattro coinvolti ne sapeva alcunché. Almeno fino alle notifiche di giovedì.

Come s’intende dall’istanza del magistrato, allo stato non ci sono elementi che possano aiutare a sciogliere la riserva sull’eventuale esercizio dell’azione penale. Nel mirino del sostituto procuratore Di Vico, come facilmente intuibile, è finita la palazzina su sette livelli all’angolo tra via Olevano e via Marsala, su suoli di proprietà della famiglia del già primo cittadino Santomauro. Il travagliato permesso di costruire, già negato in precedenza (Anno Domini 2017), risale a ottobre del 2020. Il variopinto fabbricato è sorto sulle ceneri d’un vecchio immobile, assai più basso, ch’era stato innalzato in virtù d’una concessione del 1968.

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