A due giorni dall’incendio divampato presso il sito di gestione rifiuti “Seneca” nel territorio comunale di Scafati, arrivano i primi dati ufficiali sul monitoraggio ambientale effettuato dall’Arpac. I rilievi iniziali, condotti tra sabato e domenica con un campionatore installato in un’area ritenuta a rischio di diffusione degli inquinanti, offrono un primo quadro che appare rassicurante. Le concentrazioni di diossine, furani e policlorobifenili diossina-simili rilevate nell’aria risultano pari a 0,025 picogrammi per metro cubo normale, un livello ben al di sotto dei valori di riferimento utilizzati dalla comunità scientifica. In particolare, si tratta di una concentrazione inferiore rispetto al limite indicato dal Lai, l’organismo tecnico della Repubblica federale tedesca.
Il monitoraggio
Anche i dati raccolti dal laboratorio mobile posizionato nei pressi del rogo confermano l’assenza di superamenti dei limiti di legge per le principali sostanze inquinanti monitorate: polveri sottili PM10 e PM2,5, ossidi di azoto, benzene, toluene, xilene e biossido di zolfo. Le rilevazioni coprono l’intervallo temporale che va dal pomeriggio di ieri fino alle 10 del mattino di oggi. Il monitoraggio ambientale prosegue in modo capillare, coinvolgendo altri punti di campionamento e includendo ulteriori sostanze potenzialmente pericolose. L’Arpac ha annunciato che renderà disponibili nuovi aggiornamenti non appena saranno analizzati altri campioni.