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Papa Francesco, l’amore per San Matteo e Salerno

di Alfredo Boccia
Nel suo stemma pontificio scelse un passo del Vangelo di Matteo
Papa Francesco, l’amore per San Matteo e Salerno

Miserando atque eligendo” l’indelebile messaggio che continuerà a legare i Salernitani al da poche ore scomparso Papa Bergoglio il quale nel 2013, al momento della sua elezione alla guida della Chiesa cattolica di tutto il mondo, in Vaticano scelse nel suo stemma il motto in latino riprendendo un passo del Vangelo di Matteo, santo patrono di Salerno.

Guardando con misericordia e scegliendo” la traduzione del passo tratto da un’omelia di San Beda il Venerabile sulla vocazione di San Matteo. San Beda commenta: “Vidit ergo lesus publicanum et quia miserando atque eligendo vidit, ait illi Sequere me” (Gesù vide il pubblicano e, siccome lo guardò con misericordia e lo scelse, gli disse: “Seguimi”). Omelia omaggio alla misericordia divina e riprodotta nella Liturgia delle Ore della festa di San Matteo. Essa riveste un significato particolare nella vita e nell’itinerario spirituale del Papa. Infatti, nella festa di San Matteo dell’anno 1953, il giovane Jorge Bergoglio sperimentò, all’età di 17 anni, in un modo del tutto particolare, la presenza amorosa di Dio nella sua vita. In seguito ad una confessione, si sentì toccare il cuore ed avvertì la discesa della misericordia di Dio, che con sguardo di tenero amore, lo chiamava alla vita religiosa, sull’esempio di Sant’Ignazio di Loyola.

Una volta eletto Vescovo, Bergoglio, in ricordo di tale avvenimento che segnò gli inizi della sua totale consacrazione a Dio nella Sua Chiesa, decise di scegliere, come motto e programma di vita, l’espressione di San Beda “miserando atque eligendo”, che ha inteso riprodurre anche nel proprio stemma pontificio.

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