Da ieri in svolgimento a Salerno la rassegna Mediterraneo contemporaneo, il luogo della cultura altra che vuole intercettare le avanguardie artistiche e in cui è centrale la visione decoloniale. Protagonista di questa terza edizione è la Turchia, crocevia tra Oriente ed Occidente, che nel 2023 festeggia i primi 100 anni di repubblica, fondata il 29 ottobre 1923 da Mustafa Kemal Atatürk. Ma riflette anche sul suo futuro, a 10 anni dalle rivolte di Gezi Park.
ll progetto, curato da Maria Rosaria Greco, è lo spazio mediterraneo di Casa del contemporaneo e ogni anno presenta un Paese diverso. «Dopo il Libano della prima edizione 2021 – spiega la Greco – e la Tunisia della seconda edizione 2022, quest’anno è interessante parlare di Turchia per conoscere un contesto culturale molto dinamico, nonostante la repressione costante e la censura, che è particolarmente attento alle questioni sociali più importanti quali i diritti delle donne e quelli delle minoranze. In programma abbiamo 11 appuntamenti dal 27 novembre al 3 dicembre, tra Napoli e Salerno per conoscere da vicino la Turchia, le sue tensioni culturali e sociali, i suoi sapori, la sua musica. Ogni ospite rappresenta un pezzo di questo racconto, che ha un filo conduttore: la cultura che resiste. Un tema fondamentale per tutti noi soprattutto in momenti bui per l’umanità come questo».