Sotto i riflettori il Mezzogiorno e la classe dominante estrattiva che, muovendosi indifferentemente sul versante del meridionalismo come in quello dell’antimeridionalismo, continua a drenare risorse, energie e talenti dal Sud, piuttosto che generarne di nuove. Una classe dominante che non riesce a trasformarsi in classe dirigente. È la chiamata all’impegno e l’analisi spietata sulle esigenze e sulle politiche pubbliche contenute nell’ultimo libro del professore Pietro Massimo Busetta, dal titolo “La rana bollita” ed edito da Rubbettino, che sarà presentato venerdì, alle ore 17:30, presso la libreria Feltrinelli a Salerno. A discuterne con l’autore ci saranno: Andrea R. Castaldo ordinario di Diritto Penale presso l’Università degli Studi di Salerno; Francesco Saverio Coppola segretario generale associazione internazionale “Guido Dorso”; Luigi Snichelotto, presidente AssoMiMe (Associazione Mezzogiorno Italia Mediterraneo Europa).
La rana bollita è una metafora per descrivere una pessima capacità di reagire e lottare: ovvero la capacità di adattarsi a situazioni spiacevoli e deleterie senza reagire, se non quando ormai è troppo tardi. Come convincere il popolo meridionale battuto che bisogna saltare fuori dalla pentola, non è facile! Non si tratta di fuggire, ma di affrontare la situazione ed esaminare le possibili soluzioni, prima che sia troppo tardi