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“Restaura una lastra” il progetto del Parco di Paestum per la valorizzazione dei reperti in deposito

Parchi archeologici, si torna alla tutela e ai piccoli siti
“Restaura una lastra” il progetto del Parco di Paestum per la valorizzazione dei reperti in deposito

C’è un interessante elemento di novità nella discussione intorno all’evoluzione della riforma sull’autonomia dei Parchi Archeologici che ogni anno si svolge alla BMTA di Paestum. Si tratta di una nuova esigenza, espressa da molti dei Direttori presenti, di una sorta di inversione di marcia nel tornare a concentrarsi sulla tutela, intesa come conservazione ma anche ampliamento dell’offerta.

Dopo il salto verificatosi nel modello di comunicazione con le nuove tecnologie (digitalizzazione e percorsi virtuali), si profila una riflessione particolare sui siti cosiddetti minori come sui depositi. Il messaggio arriva indirettamente dal Ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano, secondo il Direttore del Parco Archeologico di Ostia Antica Alessandro D’Alessio: «Lavorare molto sulla conservazione del patrimonio emerso, e già esistente, ma anche decongestionare la fruizione del patrimonio potenziando quella dei siti minori».

“Restaura una lastra” s’intitola invece il progetto raccontato dal Direttore del Parco Archeologico di Paestum e Velia Tiziana D’Angelo che, sulla scia di quanto fatto dal suo predecessore Gabriel Zuchtriegel, ha aperto gli immensi corridoi deposito dell’area archeologica in cui si svolgeranno visite guidate gratuite e ogni finanziatore privato potrà scegliere lastre funerarie del V, IV, III secolo a. C. da restaurare.

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