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Sabatini per la remuntada. Il padre prodigo non si sfila

di Alfredo Boccia
Ruolo da direttore generale e obiettivo salvezza con cessioni e acquisti eccellenti
Sabatini per la remuntada. Il padre prodigo non si sfila

Il ritorno del padre prodigo Walter Sabatini non è solo una favola, il possibile lieto fine sembra intrigare – nemmeno poco – chi in merito deve decidere. Può essere lui, che ama sigaro e calcio da morire, il cuore pulsante e il rianimatore di questa Salernitana sedotta ed abbandonata da quanti sembrano aver dimenticato sul campo le promesse d’amore. La società del presidente Danilo Iervolino di certo non ignora le capacità dell’esperto dirigente, già provate positivamente con tanto di festa finale all’Arechi per l’operazione “salvezza 7 per cento” andata a buon fine dopo una mortificante sconfitta con l’Udinese. Quindi, senza possibilità di prova contraria, già tre campionati fa Sabatini riuscì ad evitare la mortificazione della retrocessione: regalando, soprattutto, continuità al progetto della proprietà del club.

Un ruolo da direttore generale

L’attuale ultimo posto in classifica – prima di ogni altra cosa – e la necessità di individuare gli uomini giusti per conservare la permanenza in serie A sembrano aver fatto sciogliere come neve al solo le titubanze, non legate ai risultati ottenuti con l’ippocampo, su colui che molto a breve potrebbe essere incardinato in seno all’attuale Salernitana come direttore generale. Ruolo congeniale all’uomo e conoscitore di pallone Walter Sabatini a cui spetterebbe il compito di dettare la rotta giusta per evitare un naufragio della Salernitana nell’Olimpo dell’Italia pallonara.

L’obiettivo Serie A

La salvezza, quindi, il traguardo principe. Non a caso il raggiungimento di questo obiettivo è in cima all’eventuale intesa contrattuale tra Salernitana e Sabatini che verrebbe basata su una quota fissa fino al termine dell’attuale stagione ed un’altra variabile, ma consistente, in caso di permanenza in serie A della Salernitana.

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