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Salernitana, mandati e bluff: le mire sannita sul club

di Alfredo Boccia
Mercoledì al momento di mettere nero su bianco il blitz sventato da Milan-Fimmanò
Salernitana, mandati e bluff: le mire sannita sul club

Tutti la vogliono e nessuno se la piglia. Peccato che – al contrario di quanto si possa pensare – la leggenda della Bella di Torriglia non si addica alla Salernitana che patron Danilo Iervolino, da poche ore nemmeno più presidente della “Bersagliera” per aver ceduto solo il passo ma non la proprietà, sta cercando di vendere. La fila dei pretendenti, infatti, è lunga. E, di ora in ora, si infittisce. Insomma si è passati dalla multiproprietà Lotito-Mezzaroma all’impero Iervolino fino alle cooperative di imprenditori-professionisti e pure per qualche Fondo in cui più di uno “vuole fare l’americano” con i soldi altrui cercando di insinuarsi nei troppi mandati a vendere – molti reali e non di meno fasulli – che sarebbero stati verbalmente accordati.

Ma il patron di Palma Campania, per ora, non cede alle lusinghe. Complice, oltre alla voglia di fare il più possibile cassa e senza pagamenti a rate, anche qualche bluff di troppo. Ultimo, e calzante esempio, quello made in Benevento con protagonista un avvocato presentatosi alla corte granata in rappresentanza di facoltosi imprenditori celatisi dietro lo scudo della trattativa riservata: pressing serrato alla Salernitana, offerta di quindici milioni di euro con garanzie e poi mercoledì, al momento di mettere nero su bianco, il blitz sventato dal duo Milan-Fimmanò quando l’affare sembrava più che in dirittura.

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