A Benevento la Cavese ha retto bene per un’ora, avendo concesso poco agli avanti del Benevento, sull’uno a zero la squadra di Raffaele Di Napoli ha prodotto tre iniziative per potersi portare sul due a zero, sempre con Sorrentino, ma la sfortuna dei metelliani, che è anche la sfortuna di mister Di Napoli, è che le partite nel calcio non durano un’ora, ma durano di più, e dopo il sessantesimo di gioco è mancata un po’ di concentrazione e di quadratura nella fase di non possesso. Era la prima giornata: con l’allenamento e con il tempo, i biancoblu dovrebbero poi essere in grado di mantenere per più minuti la stessa lucidità e la stessa intensità della prima parte.
Di Napoli, l’allenatore della Cavese, non drammatizza dopo la sconfitta subita nel Sannio: vuole salvare qualcosa da cui ripartire. «Direi che abbiamo fatto anche settanta minuti importanti. Venire a Benevento e giocarsi la partita era nel nostro piano, i giocatori lo hanno fatto a viso aperto, e penso che avremmo meritato qualcosa in più, soprattutto se avessimo concretizzato le opportunità che abbiamo avuto, nel primo e nel secondo tempo. Il Benevento è una signora squadra, lotterà per vincere il campionato, e la nostra è una compagine che si sta formando perché abbiamo cambiato tanto. I miei giocatori hanno fatto una partita con grande personalità e grande piglio, sotto l’aspetto fisico poi è normale che quando una squadra sta cercando di recuperare ha più energie, e poi quando ha trovato il primo gol va sulle ali dell’entusiasmo; loro avevano qualità davanti, e noi non siamo più riusciti ad avere più quella forza di poter attaccare gli spazi che il Benevento ci lasciava. Non dimentichiamo che il nostro obiettivo è la salvezza, non aver fatto punti ci lascia l’amaro in bocca, ma rimarcherei l’aspetto mentale con il quale abbiamo affrontato la gara».
Di Napoli ha poi aggiunto: «Dopo il gol del due a uno poi abbiamo cambiato sistema, e forse non siamo stati bravi a sfruttare i quattro attaccanti. C’è da lavorare, io cercherò di valorizzare quello che ho, però sono soddisfatto della mentalità che la squadra ha. Ai giocatori ho detto a fine partita che dobbiamo rialzare la testa, questo è il nostro campionato. Dobbiamo essere forse più svegli e più cattivi in fase di non possesso negli ultimi ventotto metri, ma sono fiducioso per il futuro».
Lunedì prossimo, alle ore 20,45, il “Lamberti” tornerà a ospitare una gara della Cavese nel campionato regolare di Serie C: arriverà il Crotone allenato dall’ex Emilio Longo, una squadra giovane che però è partita con il piede giusto avendo battuto l’Altamura all’esordio. I metelliani proveranno a loro volta a sfruttare il fattore campo nella speranza di ottenere i loro primi punti in classifica.