«Io voglio molto di più». Roberto Soriano ha finalmente chiuso i conti con la sfortuna. Si è preso un’intera stagione, passata ai box con l’insolito status di svincolato, per mettersi alle spalle gli infortuni e finalmente ripartire. Un pit-stop forzato per un trascinatore in serie A per gol e assist, centrocampista da nove presenze con la Nazionale e un Europeo sfiorato nel 2016. «Fui presenza fissa nelle qualificazioni, poi arrivò l’esclusione». Ora la parentesi Salernitana, con la prestazione da applausi nell’exploit di Palermo. «È stata una liberazione – ammette il mediano italo-tedesco –. Meritavamo tutti la vittoria per quello che abbiamo dato in allenamento anche quando i risultati non ci hanno sorriso».

Due mesi dopo il suo arrivo a Salerno, come sta Roberto Soriano?

Non ancora al top. L’infortunio di Bolzano non ci voleva. Quanto ho rosicato per quel colpo alla tibia, mamma mia! Ritornavo a giocare dopo oltre due anni e avevo sensazioni positive. Arriva il debutto e ti infortuni restando fermo due settimane. Ero arrabbiato ma poi ripensando a quanto ho sofferto negli ultimi anni ho voltato subito pagina.

Dove può arrivare questa Salernitana?

Questo ancora non lo so, è ancora presto (sorride, nda). Però abbiamo fiducia e attendiamo con grande carica la sfida con lo Spezia, squadra che non ha mai perso in stagione. Magari gli facciamo uno scherzetto, come in Coppa Italia.

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