Un urlo nel silenzio. Una vittoria per squarciare il muro del pessimismo e della negatività che ha rapito l’ambiente Salernitana. Non ci sono più attenuanti: con la Carrarese (fischio d’inizio alle 17:15), la Bersagliera di Stefano Colantuono non solo ha l’obbligo di centrare la vittoria (sarebbe appena la terza in casa in campionato) ma anche di riconquistare l’Arechi. Per la prima volta in stagione, il popolo dell’ippocampo farà sentire forte il proprio dissenso, lasciando vuoti gli spalti del Principe degli Stadi per 15’.

In porta ci sarà Sepe. Il capitano ha smaltito l’infortunio muscolare e si riprenderà il posto tra i pali. In difesa, si ripartirà dal terzetto composto da Bronn, Ferrari e Ruggeri. Sulle fasce, conferma per Ghiglione che traslocherà a sinistra per far posto al rientrare Stojanovic. In mezzo al campo gli occhi sono puntati su Reine-Adelaide, ago della bilancia nella cerniera centrale che ha in Amatucci e Soriano i titolari inamovibili. Davanti ancora Wlodarczyk con Verde. In panchina anche Fusco jr, a causa dell’indisponibilità di Torregrossa. Per il numero dieci nuovo stop legato ad un intoppo nel recupero dall’infortunio al polpaccio. Con l’ex Pisa fuori anche Njoh, Dalmonte e Tongya.

Umore diverso invece in casa Carrarese, con il vento in poppa dopo la vittoria nel derby con il Pisa. Calabro ripartirà dal suo consueto 3-4-2-1, con Cerri preferito a Shpendi nel ruolo di prima punta, con Cherubini e Palmieri alle sue spalle.