Roberto Breda sta tornando sulla panchina della Salernitana con l’aura del salvatore, come Claudio Ranieri è giunto alla Roma nei mesi scorsi dopo la fine delle ere De Rossi e Juric. Entrambi legati a un passato di gloria, entrambi chiamati a ricucire un presente in frantumi. Ma il romanticismo del calcio non basta a calmare una tifoseria – come quella della Salernitana – in fermento. La verità è che, per salvare la serie B e dare credibilità al progetto triennale di Danilo Iervolino, serve ben altro: un calciomercato vero, fatto di investimenti mirati e scelte coraggiose.
La squadra granata, oggi, manca di qualità e profondità. Breda porterà esperienza e spirito di sacrificio, ma senza rinforzi rischia di trovarsi a combattere una guerra con armi spuntate. La dirigenza deve agire, e subito. Non bastano giovani promesse o colpi last-minute. Servono leader tecnici e caratteriali, uomini che possano fare la differenza in campo e nello spogliatoio.
Perché se l’obiettivo è restare in serie B, è il momento di dimostrare con i fatti che il progetto Salernitana è più di un bel sogno.