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Juve Stabia-Salernitana 1-0, le pagelle dei granata

di Stefano Masucci
Top Ferrari, flop Stojanovic e Njoh
Juve Stabia-Salernitana 1-0, le pagelle dei granata

Christensen 6. Graziato nel primo tempo da Fortini, che a tu per tu manda a lato. Nella ripresa attento sul colpo di testa di Adorante, rischia il pasticcio ma gli va bene quando si fa scappare la palla in uscita. 

Ruggeri 5. Balla sin dai primi minuti, quando la Juve Stabia spinge dalle sue parti sono sempre dolori. Si perde subito Piscopo che ci prova in rovesciata, qualche responsabilità per lui anche sulla rete subita.  

Dal 39’ st Raimondo SV. Ingresso inspiegabilmente tardivo. 

Ferrari 6,5. Dal punto di vista individuale la sua prestazione è su livelli molto alti. Nel primo tempo mura in ogni modo Adorante, al quale non concede praticamente nulla. Prova a rendersi pericoloso anche in avanti, ma il gol che trova arriva con un tocco di gomito che lo rende vano. 

Lochoshvili 6. È il difensore che ha la maggiore libertà di portare palla e sganciarsi. Cosa che gli riesce relativamente bene, dopo un po’ di sofferenza iniziale, soprattutto nella seconda parte di gara. Arrembante nel finale, chiude in crescendo. 

Stojanovic 4. Una sciagura. Già nel primo tempo è protagonista di una disattenzione clamorosa, innescando una ripartenza sanguinosa per i padroni di casa. Fortini lo grazia, ma sulla dormita nella ripresa si riscatta con gli interessi. Troppo facile non punire una dormita colossale.   

Dal 21’ st Ghiglione 6. Decisamente un’altra storia rispetto al suo predecessore. Entra con voglia e con coraggio di attaccare il fondo, pennella un paio di cross pericolosi e ci prova anche dalla distanza testando i riflessi di Thiam. 

Zuccon 5,5. Il ritorno da ex non è quello certo che sperava. Inizio di gara complicatissimo, anche perché soffre il ritmo elevato dei mediani avversarsi. Qualcosina in più nella ripresa, ma non abbastanza per incidere. 

Soriano 6. Impegno encomiabile, uno dei pochi a crederci fino alla fine. Nonostante le difficoltà del caso, perché l’assenza di Amatucci e il cambio di modulo lo costringono ad agire da mediano puro. Limitando il suo raggio d’azione inevitabilmente. 

Njoh 4. Ritorno peggiore da titolare a un mese e mezzo dall’ultima volta non poteva esserci. Due gialli a dir poco ingenui che gli costano l’espulsione ancor prima dell’intervallo. Un disastro. 

Verde 5. Nonostante l’inserimento di un trequartista al suo fianco fatica a legare il gioco, anche perché il possesso palla è quasi sempre nella disponibilità della Juve Stabia. E’ il primo sacrificato di Breda. 

Dal 1’ st Corazza 6,5. Entra con il piglio giusto, e si rende subito pericoloso con un colpo di testa che va a lato di un nulla. E poi spinge, crea, insiste, gioca con sana sfrontatezza, pur non facendo mancare almeno un paio di recuperi decisivi. Insomma tutto il necessario per alimentare il mistero della sua esclusione in favore di Njoh. 

Tongya 5. Un paio di accelerazioni poco fruttuose, eternamente perso tra gli equivoci della sua collocazione tattica mai risolti fino in fondo. Mai uno squillo, un sussulto, uno spunto. Si nota solo quando subisce l’intervento che ripristina la parità numerica. 

Dal 44’ st Guasone SV. Esordio assoluto in Italia da punta centrale, perfetta fotografia del momento granata. 

Cerri 5. Pulizia tecnica cercarsi. Perché se è vero che lotta e sgomita come sempre, è altrettanto vero che con il pallone tra i piedi non riesce mai a rendersi pericoloso. Anzi arriva secondo su un paio di situazioni potenzialmente interessanti. 

All. Roberto Breda 4. Non basta una ripresa d’orgoglio e una direzione arbitrale alquanto discutibile ad attenuare i contorni di una sconfitta che ha il sapore amaro del fallimento tattico. La scelta di Njoh al posto di Corazza, i cambi tardivi, ma soprattutto la mossa disperata di Guasone certificano uno stato di confusione totale. 

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