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Eboli, espropriato l’Agrario: Conte diffida Anas e Rfi

di Francesco Faenza
Dura lettera ai vertici regionali e ai dirigenti delle due aziende

C’era un accordo verbale. Non è stato rispettato. Il nuovo svincolo autostradale rischia di non essere costruito. Eboli dovrà accontentarsi di una soluzione provvisoria. Poi si vedrà. La discussione in conferenza di servizio? Verba volant. Anas aveva garantito, i dirigenti si erano impegnati. “Vi costruiremo un nuovo svincolo autostradale”. Parole al vento. I fatti dicono altro. C’era un accordo con Rfi. Adesso lo ricorda solo il sindaco di Eboli. Gli altri “protagonisti” del confronto scrollano le spalle. Cadono dalle nuvole. Ignari di quel progetto nuovo. Degli impegni presi in aula consiliare. Ci sarà il video di quel dibattito. È carta straccia. Il nuovo svincolo lo avrebbe costruito Xenia, fu raccontato e detto. Xenia ora si dice ignara dell’accordo tra Anas e Rfi. Di quell’incontro in aula consiliare, tanti ne hanno smarrito il ricordo. Eppure c’erano politici e cittadini a seguirlo.

Ma le brutte notizie non sono finite. La seconda tegola è che Rfi intende chiudere la provinciale 195 (via Fortunato). In alternativa farà una nuova strada, sventrando l’azienda dell’Istituto Agrario per collegare lo svincolo alla zona industriale. Il motivo? È la soluzione più breve per costruire il tunnel dell’Alta Velocità.

Terza tegola: il ponte di San Giovanni non verrà allargato, finendo per diventare un imbuto. Paralisi traffico e moltiplicatore d’inquinamento. La rotatoria del nuovo svincolo è troppo vicina al ponte. Sarà un disastro nelle ore di punta. Così indignato, il sindaco di Eboli non lo era mai stato. Per questo motivo, ieri mattina, Mario Conte si è seduto alla scrivania, ha avviato il computer e ha scritto quattro Pec. La prima, per la regione Campania. Le altre per Anas, Rfi e Consorzio Xenia. «Se non rispettato i patti, bloccheremo tutti i lavori. Vogliamo un tavolo urgente» precisa perentorio il primo cittadino. Gli accordi erano stati presi un anno fa, in aula consiliare. Rfi avrebbe fatto i lavori per l’Alta Velocità.

E con i 25milioni custoditi dall’Anas avrebbe costruito il nuovo svincolo autostradale. A quanto pare, le carte in tavola sono cambiate. «Fermeremo ruspe e trivelle, non autorizzeremo più niente» è l’annuncio fatto da Conte alla sua maggioranza. Il sindaco è pronto a indossare la fascia tricolore e a mettersi di traverso a San Giovanni. Lui, con la sua giunta e i consiglieri comunali che lo sostengono. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivata da Xenia. «Il Consorzio che lavora per Rfi ci ha detto che avrebbe fatto uno svincolo provvisorio. Poi in futuro, qualcuno avrebbe pensato a quello definitivo».

E qui Conte si è indignato di brutto: «Perchè sappiamo bene in Italia i progetti provvisori come vanno a finire». Il sindaco di Eboli vuole le tre rotatorie progettate all’uscita autostradale, uno degli imbuti più intasati d’Italia. Due rotatorie saranno utilizzate come uscita ed entrata a Eboli. La terza, andava costruita a ridosso della zona industriale. «L’accordo preso era chiaro – spiega Conte, carico di amarezza – adesso è iniziato lo scaricabarile tra Anas e Rfi. Faremo sentire la nostra voce. Siamo pronti a bloccare tutto».